Proteggere il patrimonio: il caso di studio della collezione Strada

Si svolgerà giovedì 23 marzo alle ore 16 a Roma, presso la Sala conferenze della Biblioteca delle arti del Complesso monumentale di San Michele, il colloquio di studio intitolato “Proteggere il patrimonio: il caso di studio della collezione Strada”. Sarà l’occasione per approfondire i contenuti scientifici legati alla collezione archeologica appartenuta al nobile Antonio Strada e per ripercorrere l’iter amministrativo che ne ha garantito la miglior tutela e l’esposizione al pubblico presso il Museo archeologico nazionale della Lomellina a Vigevano.

PROTEGGERE IL PATRIMONIO. L’EVENTO
All’evento, presieduto da Elena Calandra direttore dell’Istituto centrale per l’archeologia (ICA), parteciperanno i rappresentanti delle principali istituzioni ministeriali che hanno reso possibile l’acquisizione della collezione al patrimonio pubblico.
Luigi La Rocca e Massimo Osanna, rispettivamente alla guida della Direzione generale ABAP (Archeologia, belle arti e paesaggio) e della Direzione generale Musei, introdurranno il tema.
Interverranno anche Giuseppe Stolfi, Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio delle province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e Emanuela Daffra, direttore regionale Musei della Lombardia.

A discutere della collezione archeologica della sua formazione e composizione, in ossequio al format del ciclo in cui l’evento si inserisce (i Discorsi sul metodo) saranno invece: Valeria Acconcia, funzionario dell’Istituto centrale per l’archeologia, che ha seguito negli anni scorsi, in seno alla Direzione generale ABAP, il procedimento di acquisizione allo Stato della raccolta; Rosanina Invernizzi, già direttore del Museo archeologico nazionale della Lomellina, presso il quale è stato curato l’allestimento della collezione; Maria Grazia Diani, in servizio presso la Regione Lombardia, membro del Comitato nazionale italiano AIHV – Association internationale pour l’histoire du verre e profonda conoscitrice dei reperti della collezione e, in particolare, della preziosa sezione di vetri antichi.

Per informazioni è possibile consultare l’apposita pagina del sito dell’Istituto centrale per l’archeologia (ICA)