Archivi scientifici

Area funzionale II Patrimonio archeologico

Archivio collezioni private

Archivio fotografico

Archivio delle diapositive: il materiale, prodotto a partire dai primi anni ’80, è organizzato per numero di inventario preceduto dalle sigle che identificano i diversi formati. Le diapositive sono inserite in appositi raccoglitori di plastica inseriti in cassettiere metalliche

L’archivio fotografico nel corso degli anni ha raccolto e catalogato riprese fotografiche relative a scavi, restauri, documentazione di reperti archeologici, musealizzazioni e attività di valorizzazione realizzate con le diverse tecniche e supporti che il progresso tecnologico ha messo a disposizione.
Accanto a riprese su lastre fotografiche in vetro di medio e grande formato, risalenti per lo più agli anni ’40-’50 ma utilizzate ancora fino alla fine degli anni ’80 e a stampe, in archivio sono presenti negativi fotografici in bianco e nero e a colori di vari formati. Nella documentazione degli inizi degli anni ’80 cominciano a comparire le pellicole diapositive nei formati 24×36 mm e 6×7 cm, mentre dalla fine degli anni ’90 vengono progressivamente sempre più adottate le fotografie digitali che hanno ormai sostituito qualsiasi altro supporto fotografico. Nell’archivio sono inoltre conservate anche scansioni di radiografie di reperti archeologici.
Le riprese sono state realizzate da archeologi operanti nei cantieri, da fotografi professionisti appositamente incaricati e dal personale della Soprintendenza. A partire dal 1978, grazie all’assunzione di un tecnico fotografo, cui se ne è aggiunto un secondo nel 1999, è stato possibile attivare un laboratorio fotografico per la produzione in proprio della documentazione necessaria alle attività di catalogazione e valorizzazione senza dover più ricorrere a incarichi esterni.
I tecnici fotografi curano anche l’archiviazione e la conservazione delle immagini, nonché la digitalizzazione progressiva delle immagini realizzate su supporto fisico. Il sistema di inventariazione prevede l’attribuzione di una sigla alfabetica, distintiva del formato (ad esempio, A per il formato 6×6, L per il 24×36, DL per le diapositive e DIGI per le digitali), seguita da un numero univoco.
Sia le immagini digitali che quelle fin qui digitalizzate sono archiviate su server dedicato con sistema di backup.
Attualmente il patrimonio fotografico catalogato, in continua crescita, ammonta a circa 430.000 immagini consultabili tramite apposito software.

Archivio topografico

Archivio della documentazione scientifica

Archivio disegni

Area funzionale III Patrimonio storico-artistico

Archivio beni storico-artistici

Area funzionale IV Patrimonio architettonico

Archivio monumentale