Comunicato Stampa | A Berbenno, gli scavi della palestra riportano alla luce un santuario dell’età del Rame

In via Roma durante gli scavi per la realizzazione della nuova palestra della scuola Primaria sono emersi i resti di un’area sacra risalente almeno a cinquemila anni fa. Gli archeologi sono al lavoro per documentare questo eccezionale rinvenimento. Giovedì 22 agosto si terrà una visita straordinaria agli scavi aperta al pubblico.
A Berbenno di Valtellina, in via Roma, gli scavi per la realizzazione della palestra della scuola primaria, finanziata con fondi PNRR, hanno messo in luce diverse strutture archeologiche, tra cui una tomba in cista litica (cioè una cassa realizzata con lastre di pietra, disposte a taglio) di età preistorica. La sepoltura, che ospitava i resti di almeno due individui, era circondata da un circolo di pietre ed era probabilmente ricoperta da un tumulo. La datazione di questa sepoltura non è ancora certa, ma potrebbe risalire a circa quattromila anni fa, tra la fine dell’età del Rame e l’inizio dell’età del Bronzo.

Si tratta di un rinvenimento eccezionale, il primo del genere in Valtellina, che è reso ancora più sorprendente dal fatto che per realizzare una delle pareti della tomba è stata riutilizzata una statua stele istoriata risalente a 5.000 anni fa, simile a quelle rinvenute nell’area di Teglio e oggi esposte a Palazzo Besta. La stele di via Roma amplia moltissimo l’areale di diffusione di questi manufatti, che finora non erano mai stati rinvenuti a ovest di Chiuro. La stele, che per la natura degli oggetti incisi è di tipo maschile, poteva originariamente fare parte di un allineamento, posto in una sorta di santuario preistorico.

In accordo con le disposizioni del Codice degli appalti le operazioni di scavo si sono svolte con l’assistenza archeologica in corso d’opera che, condotta dalla ditta archeologica specializzata SAP s.r.l., ha permesso di riconoscere queste importanti strutture.

Le ricerche archeologiche sono ancora in corso e non si esclude quindi che si possano aggiungere presto altri tasselli al già affascinante quadro emerso finora. Allo stato attuale sembra comunque possibile ipotizzare che, dopo il completamento degli scavi, i resti possano essere asportati per una loro valorizzazione in altra sede, consentendo la realizzazione del progetto.
Per consentire alla cittadinanza e a chiunque fosse interessato di vedere dal vivo questi importanti rinvenimenti, giovedì 22 agosto, a partire dalle 17:30, sarà possibile visitare il cantiere alla presenza degli archeologi impegnati nei lavori, che illustreranno i risultati degli scavi. È necessario prenotare la visita compilando il form al seguente link: https://shorturl.at/lCRKG.

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